venerdì 6 giugno 2008

Il paese di Pulcinella: ciò che non luccica non è oro

17 memorandum (partoriti in 17 minuti) sul Paese della pizza (e del pizzo)

In Italia lo Stato ti vende le sigarette e fa le campagne antifumo. Se poi ti viene un tumore ai polmoni, ti puoi far curare dalla sanità pubblica. Sovvenzionata dai cittadini.

In Italia per accedere a cariche parlamentari i collezionisti di condanne penali hanno via preferenziale.

In Italia i rifiuti puoi scegliere se buttarli nel cassonetto di fronte a casa o portarli in strada a Napoli.

In Italia il Ministro del Consiglio può sospendere una pubblica trasmissione televisiva perché contraria al regime. Ma deve andare in Bulgaria per farlo.

In Italia per lavorare come attore hai due strade. Parlare dialetto romano o dare via il culo.

In Italia il maggior agente dello spettacolo si fa leccare i piedi (non in senso figurato) dai suoi assistiti. Chi vuole diventare suo cliente fa la fila per andare a leccarglieli, quei piedi (anche in senso figurato).

In Italia puoi salire su tram e bus cittadini senza biglietto. Tanto i controllori stanno scommettendo sui cavalli alla Snai. All’estero sei obbligato a pagare il biglietto o a mostrare l’abbonamento. Se no stai a terra.

In Italia i treni sono un aggregato globalizzato: bianchi, neri e gialli. Zecche, pulci, piattole, batteri. Tutti insieme appassionatamente.

In Italia le scuole guida non insegnano a guidare. Insegnano a prendere la patente.

In Italia la Gregoraci prende milioni di euro per ballare in bikini in tv e la chiamano donna di spettacolo. In Olanda la Gregoraci prende “altro” per stare in vetrina e la chiamano donna di spettacolo.

In Italia Briatore va a letto con la Gregoraci e la sposa. All’estero Briatore va a letto con la Gregoraci e basta.

In Italia l’uomo pianifica viaggi all’estero per soddisfare desideri sessuali inascoltati da sorde femmine conterranee. All’estero quello stesso uomo millanta numerose amanti italiane.

In Italia l’uomo di cui sopra si vanta della sua potenza sessuale frutto di imperiali geni cesarei e augustei. All’estero credono a tale vanto italiano. Ma a 20 anni il Viagra non lo prendono ancora.

In Italia la morale dice che un cieco va appellato come “non vedente”, non come “cieco”. Ma al poveretto non frega nulla di questa precauzione linguistica: non ci vede comunque lo si chiami.

In Italia la carta da parati la compri dal Ministero dell’Istruzione all’università in 5 anni. All’estero la compri dal vecchietto al negozio in 5 minuti (e a prezzo di mercato).

In Italia un ricercatore universitario percepisce 1000 euro al mese. Negli USA tre volte tanto.

In Italia non devo capire dove indirizzare il mio talento. Devo capire chi pagare. E soprattutto come.